IL BLOG UFFICIALE DEI SEAMEN MILANO

martedì 26 marzo 2013

I SEAMEN ABBATTONO I GIGANTI

Le premesse, è cosa nota a tutti, sono importanti nello sport come nella vita. Quelle dei Seamen, per la nuova stagione che ha preso il via domenica scorsa, non potevano essere migliori. In riva all’Adige, in quello che ricordiamo essere uno dei rari impianti dedicati alla pratica del football, i marinai hanno colto un risultato che va ben oltre il puro valore materiale dei punti in classifica e che porta con sé una serie di effetti benefici, a cominciare dalle straordinarie impressioni sollevate dal reparto difensivo, per terminare con quell’iniezione di fiducia che comporta l’aver sconfitto quella che gli addetti ai lavori giudicano come la principale candidata al tricolore.

Tolta qualche sbavatura, come l’intercetto subito nel primo quarto con il possesso di palla a ridosso della end zone avversaria e le troppe penalità, la prestazione degli uomini allenati da Paolo Mutti ha rasentato la perfezione mettendo in luce grandi individualità, Shawn Abuhoff su tutti e un assetto di squadra solido e affiatato. La cronaca del match parla di un grande equilibrio iniziale, rotto dalla safety di Rinaldo Franchi che, ironia del caso, arriva a seguito di un “turn over” operato dagli atesini che li costringe a una scomoda posizione di campo. La pressione della linea difensiva blue navy costringe i Giants ad incassare due punti che caratterizzano il risultato fino al termine della seconda frazione di gioco quando Gianluca Santagostino, dopo una ricezione di 55 yard, concretizza il drive fissando, con l’aiuto del piede di Stefano Di Tunisi, lo score sullo 0 a 9.

Con precisione chirurgica e con regolarità disarmante i marinai tornano a realizzare nel terzo quarto con una cavalcata di 65 yard di Abuhoff capace, al secondo intercetto, di esaltare i tanti tifosi giunti da Milano e mettere il punto esclamativo su una prestazione che non lascia dubbi sull’efficacia del suo apporto. La meta della bandiera di Bolzano, ad opera di Marco Bonacci, ha come unico effetto quello di fissare il punteggio finale sul 6 a 15 che rappresenta il miglior risultato dei milanesi, dal ritorno nella massima serie, in un debutto di campionato. In sede di consultivo va segnalato l’ottimo approccio alla partita e, lo rimarchiamo ancora una volta, la grande attitudine difensiva a caratterizzare una prestazione che andrà confermata nel derby. Come si suol dire, rivisitando il motto: “Da grandi prestazioni derivano grandi responsabilità”. La stracittadina del 6 aprile non poteva giungere in un momento più propizio.

sabato 23 marzo 2013

CI SIAMO!

Ecco finalmente il D-DAY! Siamo sinceri, non resistevamo più, se passava un'altra settimana era probabile lo sclero andante. Dopo la scorpacciata di football con le nostre giovanili, con il trionfo nelle due finali del 22 dicembre, sono passati novantadue giorni di totale digiuno. Pesa davvero tanto perchè vedendo tutti gli allenamenti, correndo verso la perfezione, alla fine l'aspettativa sale.

Ora il banco di prova è più probante, i Giants, senza guardare ai Rhinos, possono far vedere quanto valgono i Seamen del 2013, alla terza apparizione nella massima serie della FIDAF, quella IFL gestita dal Commissioner Carlo Volante, grande lineman della Nazionale Italiana campione d'Europa 1987, un ruolo di garanzia.

L'adrenalina sale, i giornali continuano a fregarsene del nostro sport, siamo una mosca bianca tenuta nascosta ai tanti, volevamo investire nella comunicazione, ma è un momento veramente brutto, per l'economia e per la pubblicità, mancano i soldi, ma non mancano le idee e il volontariato. Siamo sempre più pronti a crescere e ad avere al fianco della squadra sempre più persone, sempre più addetti, sempre più amanti di questo sport. 

Giovedì sera saremo su RAI SPORT 1 per promuovere il nostro football americano, la partita vista dalla A alla Z, un appuntamento che tutti gli amanti della palla ovale non possono mancare, e noi, a Bolzano, ci andiamo per far vedere che il gruppo che si è creato C'E'! Non vogliamo pensare il contrario, siamo in una situazione ottimale, tutti pronti a dare il proprio contributo e noi stessi siamo curiosi di capire dove possiamo arrivare.

Ora guardiamo Rhinos - Panthers una partita importante sia per i Rhinos sia per i Panthers, la quale ci servirà a capire se il lavoro svolto in questa off season e la rinuncia a quattro campioni porterà comunque al quarto successo consecutivo. I Seamen partono con gli sfavori del pronostico, come outsider, domani avremo sicuramente qualche certezza in più, ma intanto godiamoci queste quattro fantastiche partite!


venerdì 22 marzo 2013

PRUA VERSO L'ALTO ADIGE

C’eravamo lasciati con una stagione segnata da luci, tante soddisfazioni colte sul campo, a cominciare dall’evidente crescita tecnica dei giovani che compongono la spina dorsale della squadra, e da qualche ombra, prima fra tutte la scomparsa improvvisa di coach Avezzano che aveva lasciato tutti attoniti. 

Nel mezzo, il titolo nazionale under 18 e i tanti riconoscimenti del settore giovanile che in autunno ha arricchito un palmares già eccellente. Domenica ci ritroveremo con la nuova stagione di serie A1, Italian Football League se preferite, ridotta a sole otto squadre, ma non meno interessante con un tasso tecnico che si preannuncia in ascesa grazie all’approdo nel Bel Paese di atleti d’oltreoceano che, mai come quest’anno, sfoggiano curriculum di tutto rispetto. 

L’avventura dei Seamen ripartirà da quello stadio Europa di Bolzano che rappresenta, con l’attuale Vigorelli, l’unico tempio della palla lunga un piede in Italia, con fondo sintetico, mirabile esempio di un movimento che stenta ancora a trovare palcoscenici all’altezza della sue ambizioni. Avversari saranno i Giants, uno dei peggiori clienti disponibili, considerato che gli atesini hanno potenziato un’ossatura già solida con un trio a stelle e strisce che, sulla carta, dovrebbe avere pochi rivali alle nostre latitudini. Comunque si valuti la sfida l’esordio rappresenta  un evento atteso spasmodicamente nel quale i Seamen cercheranno, in primo luogo, di comprendere le loro potenzialità. Domenica, kick off fissato alle ore 15.00. 

I tifosi blue navy avranno l’occasione di riabbracciare i loro beniamini con le tante novità, rappresentate dai nuovi ingressi nel coaching staff, al cui timone resta saldamente Paolo Mutti, dal magnifico trittico USA formato dal confermato Jordan La Secla, dall’“MVP 2012” Jeff Souder e dalla rivelazione Shawn Abuhoff. Con loro i tanti innesti provenienti dai Daemons tra i quali scintilla la classe di Stefano Di Tunisi e la solidità di Luca Bellora, monumento del football italiano che ha scelto di chiudere la carriera sotto il logo dell’ancora. A completare l’organico i tanti volti noti che vorranno confermarsi per tentare quell’aggancio ai play off che rappresenta il “Santo Gral”, che ancora manca nella recente storia dei marinai. In attesa del debutto casalingo, previsto il 6 aprile all’Arena Civica con i Rhinos, la società di via Manzoni si dimostra subito prodiga d’iniziative organizzando un pullman che, con partenza alle ore 9.00 di domenica, in piazzale Loreto, accompagnerà i fans in Alto Adige. 

Per ogni informazione in proposito e’ sufficiente inviare una e-mail a “trasferte@seamen.it” per ottenere ogni ragguaglio.

giovedì 21 marzo 2013

LA STORIA DEL DERBY DI MILANO

La prima partita giocata dai Seamen, il 6 Marzo 1982 a Forte dei Marmi, davanti ad un migliaio di persone, fu proprio contro i Rhinos di Gionni Colombo, uno squadrone, atletico, preparato e campione d'Italia 1981. Vinsero i Manin's Rhinos 50 a 0 in una partita senza storia, ma che diede il senso ad un inizio, una grande forza di volontà, un enorme spinta data dall'allora proprietà di Giorgio Armani.

Dopo quella partita, gli scontri tra noi e i Rhinos furono evitati fino al 24 Marzo 1984, partita di cartello esattamente due anni dopo. Rhinos imbattibili campioni d'Italia per 3 anni di fila, Seamen cresciuti dopo due campionati giocati sperando di diventare riconoscibili. Allora eravamo la terza squadra di Milano prima di entrare in campo, anche se la sconfitta di misura per 12 a 0 contro i Frogs ci aveva dato i primi segnali di avvicinamento allo standard dei team più blasonati. C'era una tensione incredibile in campo e sugli spalti quella sera, allora come oggi settimane di pioggia avevano reso il terreno di gioco morbido, ma non "flaccido", le tribune erano gremite: 5.500 paganti, ma prima del termine della partita erano oltre 8.000 le persone sedute in tribuna, che dal campo sembravano oltre 80.000. Un'atmosfera incredibile per una serata esaltante. Erano in campo i nuovi innesti della squadra, il quarterback era Colombo, ragazzo della via Tabacchi con un braccio fantastico, in linea Lele Moccaldi, Roberto Quintile, Paolo Giacomelli, Fabio Reati e Marco Mutti, tight end Paolo Pedroni, ricevitori Giorgio Giovetti e Umberto Ancona, full back Maurizio Erba e tail back Mario Monetti, una formazione indimenticabile per i tifosi Seamen. 
 
Una partita sentita più da noi che dai Rhinos, reduci da tre anni senza sconfitte, ma siamo noi ad entrare in campo e cominciare ad inenallarare primi down con Mario Monetti e "ciccio" Erba.Una gran corsa di Mario sulla destra porta il primo touchdown della partita e la successiva trasformazione di Michele Corso segna il risultato di 7 a 0. Il braccio di Carlo Broggi, nel frattempo, fatica a trovare Alex Trapattoni e Jerry Gerosa, ma verso la fine del quarto quarto i i Rhinos si fanno sotto. Gerosa riceve un TD pass di Broggi, ma la trasformazione aggiuntiva viene bloccata da quella che, da quel giorno, si chiamerà "Diga Blu". La partita termina 7 a 6 e i Seamen non sono più la terza squadra di Milano, da quel giorno si lotta alla pari con Rhinos e Rams.


Da quell'incontro epico, Seamen e Rhinos, negli anni '80, si sono incontrati ancora il 5 maggio 1984 (finita con un pareggio, 6 a 6), poi il 13 aprile 1985 (14 a 6 a favore dei Seamen) e un ritorno il 25 maggio 1985 in casa Rhinos che terminò 2 a 2 e che garantì il primo posto del girone ai Seamen. Nel 1986 invece, agli ottavi di finale, i Rhinos ci superarono 34 a 17, pur essendo noi i favoriti della vigilia, e ci fecero uscire al primo turno di play off. La rivincita arrivò l'anno successivo, il 27 giugno 1987 ai quarti di finale, i Seamen, guidati da Pierluigi Coppa in cabina di regia e dal running back Bruce Malpica, passeggiano 29 a 6 sui rivali. L'incontro seguente è ancora una partita equilibratissima che, con l'avvento dei QB americani cambia di livello e risultati. L'11 marzo1989 siamo ancora noi ad imporci per 31 a 27, poi, con gli inizi degli anni '90, arrivano anche i primi problemi. I Seamen sono verso la liquadazione, Armani ha lasciato il team così come gli otto miglior giocatori che sono andati proprio ai Rhinos. La partita del marzo 1990 è a senso unico, i "rinoceronti" vincono 52 a 6, ma la tempesta di tangentopoli decretò la fine dell'epoca d'oro del football americano in Italia.

Passano gli anni e nel 2004 i Rhinos si ricostituiscono, cinque anni dopo è la volta dei Seamen. Nel 2011, esattamente 21 anni dopo l'ultimo scontro, rivive il derby di Milano nello scenario del Vigorelli. Tom Korte gioca una partita mostruosa e permette ai suoi giovani compagni di battere i Rhinos, candidati ai play off, per 34 a 33. Lo scorso anno le due formazioni sono finite quarte (Rhinos) e settime (Seamen), ora, in questo campionato IFL 2013 entrambe sognano i play off in un girone di ferro con Giants e Panthers, due compagini allestite per la vittoria finale. Il derby di Milano è tornato in maniera prepotente, pronto a far rivivere scontri epici.

Il 6 aprile, all'Arena di Milano, 29 anni dopo il primo incontro ufficiale, si torna sul luogo della beffa. I giovani e terribili Seamen riproveranno a prendersi il trono di Milano scippatoci lo scorso anno per tre fumble sanguinosi. A noi non resta che goderci lo spettacolo in tribuna, milanesi non perdetevelo!













mercoledì 20 marzo 2013

INTERVISTA AL PRESIDENTE

Mancano pochi giorni al kick off del campionato e le polemiche per il numero esiguo delle pretendenti, per i Play Off con 6 squadre, lasceranno spazio ad un football spettacolo. Domenica si scende in campo contro i favoritissimi Giants, e il Presidente dei Seamen, Marco Mutti, fa una analisi sulle reali condizioni del team.

Ci dica cosa pensa delle altre 7 squadre.
Panthers falsamente ridimensionati, Giants rinforzati, Hogs che crediamo saranno la vera sorpesa del torneo, Warriors confermati, Dolphins champagne, Rhinos sempre più solidi, Marines che finalmente hanno in campo una formazione completa.

E noi Seamen?
Partiamo concentrati e consapevoli che abbiamo fatto il massimo con quello che potevamo permetterci, una squadra nata soli quattro anni fa e già oggi pronta a dire qualcosa. Una squadra giovanissima con solo sette atleti sopra i 30 anni in una rosa di 54 giocatori, dopo la defezione di Marco Bossi, che, per quest'anno, è stato costretto a mettere il casco nell'armadio per problemi di lavoro. Un team affiatato con innesti dalle giovanili, con la crescita di qualche nuovo atleta, e l'inserimento di sei ragazzi provenienti dai Daemons, sui quali spiccano i Nazionali Di Tunisi e Pegoraro.La conferma di Jordan La Secla è il pezzo importante per portare in alto la squadra.Sono tanti i particolari che possono mettere in discussione una stagione che si prospetta spettacolare, ma alla fine, il risultato migliore è quello che i nostri ragazzi siano messi nelle condizione di dare il massimo.

Presidente cosa si aspetta da questo campionato?
Innanzi tutto nessuna scusa, vogliamo giocare partita dopo partita al massimo, metter in pratica quello che il nostro coaching staff ha realizzato in questi sei mesi di lavoro meticoloso, costruendo la sintonia tra i compagni di squadra, portando al massimo l'impegno in allenamento e la competenza di ogni giocatore, ruolo per ruolo.

A cosa possono ambire i Seamen in questo 2013?
Tutto e nulla, il football è fatto di errori e di concentrazione, puoi avere la squadra migliore, ma se sbagli e prendi sotto gamba l'avversario ci vuole poco per avere il pronostico ribaltato. Quello che chiedo è di non sbagliare, lavorare sull'essenziale e farlo al meglio, preparazione fisica, sacrificio per un campionato che può dare grandi soddisfazioni anche partendo da outsider.

Nuovi ingressi, nuove facce nei Seamen 2013, iniziamo dal coaching staff.
Partito da dove aveva terminato contro i Dolphins, con a capo Paolo Mutti, il quale ha iniziato fin da subito a lavorare sull'assemblamento del coaching staff e ne ha via via trovato la fisionomia, incaricando Massimo Coculo a capo della difesa e Luca Lorandi a capo dell'attacco, dopo che questi ha realizzato una grandiosa e inaspettata stagione con la Under 21, arresasi in finale contro una fortissima selezione, i Ravens. Poi ci sono Giorgio De Maria, assistent del HC, Massimo Ogadri a guidare la linea di difesa, l'arrivo di Luigi Bravin a capo della linea d'attacco, con Marco Polizzi ai running back e Paolo Guerrini ai defensive back. Mancava la cigliegina sulla torta, dopo la rinuncia di Andrea Giongo, capo allenatore della difesa U21 per problemi di lavoro, ecco Roberto D'Ambrosio, amico da decenni di tutti noi, che raccoglie con entusiasmo la sfida e si pone al fianco di Massimo Coculo come allenatore dei linebacker.

E per chi scende in campo?
54 bravi atleti, 7 over 30 e ben 47 Under 30, un bel sperare per la stagione; direi che l'equilibrio tra attacco e difesa è perfettamente bilanciato dai nuovi innesti: linea d'attacco solida, running back ormai con esperienza nonostante la giovane età, pacchetto ricevitori fantastico, nove ragazzi fortissimi che si giocano ad ogni azione il ruolo da protagoniosta scelto con attenzione da La Secla, QB eccezionale.Una difesa veloce forte e compatta, con la linea che ha sempre messo a durissima prova in questi quattro mesi di continui scrimmage la linea d'attacco, un pacchetto linebacker di velocità, aggressività e tecnica e defensive back giovani e cresciuti tantissimo lavorando in ogni allenamento.

Sta descrivendo la squadra in maniera entusiastica, non crede di trovarsi poi deluso a fine campionato?
Il risultato sul campo è il mix di tutto quello che ho elencato, basta un nonnulla per distruggere tutto, infortuni, litigi, incomprensioni, prendere sottogamba gli avversari o temerli troppo, tutti si sono preparati per dare il meglio. Un lungo percorso difficile, che ha portato tutti quanti a mettersi alla prova e a subire i tagli dei coach, i 54 arrivati in fondo sono la sintesi di un duro lavoro e della disponibilità di tutti di lavorare per ottenere il massimo, ora il tempo delle parole è finito, e i due scrimmage fatti con Giaguari e Warriors mi hanno impressionato, per la facilità di esecuzione, per la rapidità e per la velocità. Credo che giocheremo alla pari con tutte e 3 le squadre del girone, non credo ci sia una sola squadra che mollerà la presa, e il campionato è molto equilibrato.

Qual'è il segreto della crescita del Team?
Un insieme di concetti: il primo è il gruppo, pochi soldi, ma spesi per far crescere tutti, partendo dal presupposto che sono i ragazzi e il loro entusiasmo la vera miccia di questa squadra e lo si vede partendo dalla flag con tre allenatori fantastici che fanno innamorare di questo sport anche i ragazzi di 7 anni. Poche persone sono in grado di far giocare e divertire i ragazzi e vederli negli allenamenti è una gioia del cuore.Il sentimento di appartenenza parte proprio da li, poi le nostre Under e gli allenatori dedicati che la guidano e infine la voglia e l'appartenenza consolidata a partire dai "Senatori" ai rookie.

E poi la prima squadra, perchè non abbiamo fatto il team Arena quest'anno?
L'esperienza di due anni fa con il controllo su due fronti ha portato a far male tutte e due le cose, abbiamo deciso di coordinare un team alla volta senior e concentrare, al massimo, in più team dedicati solo il settore giovanile e dare in prestito i giocatori fuori rosa per farsi le ossa in Arena o in A2 per poi riprenderli il prossimo anno con più esperienza in attesa delle decisioni della Federazione per gli Over 19.

Dicono tutti che siamo ricchi e possiamo permetterci di tutto.
Premesso che i Seamen, come tutti i team sono ricchi di passione, i soldi non li abbiamo noi come non li ha quasi nessun team italiano. La programmazione è tutta basata sul contenimento di qualsiasi spesa facendo il massimo pagando il minimo e la nostra fortuna è il coinvolgimento dei nostri soci e dei contributi di ognuno di noi, ma i Seamen sono una famiglia dove ognuno è coinvolto con passione e voglia di fare.

Quindi, ritornando al campionato che inizierà domenica per i Seamen cosa prevede?
Non mi piacciono i pronostici, ma mi hanno eletto Presidente e i ragazzi hanno fatto il massimo per potersi presentare ai nastri di partenza concentrati, preparati e pronti ad affrontare le otto partite con il coltello tra i denti. A chi dice che, vinte le prime tre, si molla per andare ai play off, dico che la vedo difficile. Sono due gironi equilibrati e non saprei dire chi delle 4 squadre di ogni girone resterà fuori dai giochi, come non riesco a prevedere chi saranno le due squadre che aspetteranno quelle che si affronteranno alla wild card, saranno trentasette partite equilibrate dove il football nostrano farà vedere di cosa è capace.

Quindi le regole introdotte dal consiglio di Lega a quali risultati secondo lei porteranno?
Ad una competività maggiore dei team, a una maggiore lucidità dei giocatori americani, ad un giocatore italiano in più sul campo, a kick off e kick off return giocati al massimo dagli atleti italiani che faranno vedere finalmente le loro potenzialità, nascosti fino ad oggi dai ragazzi americani e a calci lunghi senza più vedere squib kick che non danno il pathos all'azione più spettacolare del football, portando anche risultati più contenuti, ma questo lo vederemo alla prima partita, sabato alle 18:00 guardando al Vigorelli i Rhinos contro i Panthers.

Allora buon campionato Presidente.
Non a me gli auguri, ma a tutte le squadre e ai ragazzi che lo affronteranno, perchè sono convinto che sarà un campionato avvincente ed equilibrato, e spero con una bella sorpesa per i nostri Seamen.





giovedì 7 marzo 2013

SEAMEN PRONTI A SALPARE


Saranno i Giants Bolzano i primi avversari dei Seamen nella nuova stagione di serie A1 che si preannuncia quanto mai intensa e ricca di appuntamenti. Incamerata la prima vittoria in preseason, 44-0 sul campo dei Giaguari Torino, al termine di uno scrimmage che è servito a ritrovare il contatto con il campo, i marinai proseguono la marcia di avvicinamento verso il campionato che scatterà il 24 marzo con la trasferta alto atesina. 

L’arrivo di Jordan La Secla, per il secondo anno alla corte della formazione allenata da Paolo Mutti, ha completato i ranghi “made in USA” che vedono la presenza a roster di Jeff Souder, MVP dell’edizione 2012 della IFL e di Shawn Abuhoff che in qualità di terzo “transfert” giocherà il ruolo di jolly grazie alle qualità che sono già emerse nel test match giocato in Piemonte, dove a segno sono andati nell’ordine Souder, Abuhoff, Piccinni, Di Tunisi, Santagostino e Piloni. Dal punto di vista societario la notizia del momento è rappresentata dall’accordo raggiunto con la Fit-Star, azienda leader nel campo del fitness  che vanta una proficua collaborazione con la NFL e che fornirà nuovo impulso alla preparazione degli atleti in divisa blue navy. 

Chi volesse ottenere maggiori informazioni sulla partnership che ha come finalità principale la diffusione della pratica sportiva può ottenerli sui siti ufficiali di Seamen e Fit-Star Italia.

domenica 3 marzo 2013

INTERVISTA A JORDAN LaSECLA

Ciao Jordan, bentornato a Milano. Siamo felici di rivederti. E tu?
Sono molto contento di essere tornato a Milano, rivedere i miei vecchi compagni di squadra e incontrarne di nuovi. Sono particolarmente felice di ritrovare la famiglia Mutti, per cui ho grande stima, ancor più dopo avere incontrato il padre.

Cosa pensi della squadra, dopo l’esperienza dello scorso anno?
Nel 2012 abbiamo avuto un calendario molto duro all’inizio, e anche l’impegno in Europa. Se ci mettiamo anche la morte del nostro grande coach Joe Avezzano si può parlare come minimo di inizio difficile. Poi abbiamo messo assieme una buona serie di vittorie, ma con la perdita di Anthony (Di Michele) e del sottoscritto nella partita contro i Daemons, finita in una sconfitta, le nostre speranze di playoff se ne sono andate. Per quanto mi riguarda ci ho messo un po’ ad abituarmi al football italiano, ma con il passare del tempo mi sono sentito sempre più a mio agio. Tirando le somme, la scorsa stagione è stata deludente, perché il nostro obiettivo era entrare nei playoff e vincere il derby, e non siamo riusciti a fare nulla di tutto questo.

Questa volta invece cosa ti aspetti?
Ovviamente di andare al Super Bowl. Ma un passo alla volta: più partite vinciamo migliori saranno le nostre possibilità, e per prima cosa bisogna intanto andare ai playoff. Dunque: obiettivo principale entrare nei playoff.

Cosa pensi della squadra? La vedi cambiata?
Sì, c’è stato del cambiamento. Abbiamo aggiunto giocatori e ne abbiamo persi, ma vedo anche una diversa maniera di vivere lo spirito di squadra. Mi sembra che i giovani del gruppo siano più maturi, mi sembra che ci sia maggior coesione, quasi come fossimo una famiglia, e maggior fiducia nelle nostre possibilità.

E dei nuovi nello specifico cosa pensi?
Sono quelli che faranno la differenza rispetto all'anno passato. L’attacco grazie a Ditu (Stefano Di Tunisi, ndr) sarà più continuo ed esplosivo, e la difesa con (Riccardo ndr) Matani come linebacker, Luca (Bellora ndr) come difensive tackle e Matteo (Pegoraro ndr) il nuovo defensive end sarà tutta un’altra storia. I nuovi arrivati in linea d’attacco Rossini, Brandi e Bova  ci renderanno poi più forti e completi.

Hai due coach italiani, Paolo Mutti e Luca Lorandi. Cosa ne pensi?
Paolo ha fatto un lavoro pazzesco dopo avere preso in mano la squadra lo scorso anno in una situazione davvero difficile. Ha la stima della squadra ed è nel football da sempre, come giocatore e allenatore, per cui la sua esperienza ci aiuta molto. Luca è un grande acquisto, conosce benissimo i dettagli del gioco di corsa e di blocchi e le nostre idee sul passing game sono molto simili. Riesce a comunicare con l’attacco molto meglio di quanto non faccia io, e questo per me è un grande aiuto, e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. La sua storia professionale ci rende davvero molto fiduciosi.

Lo scorso anno i tuoi colleghi americani erano i fratelli Di Michele, questa volta Jeff (Souder) e Shawn (Abuhoff). Un tuo giudizio?
Penso che Jeff e Shawn siano perfetti per il nostro tipo di squadra. Jeff è un fenomeno, non si ferma mai e dà tutto per i compagni di squadra, del resto lo scorso anno è stato MVP del campionato e questo dice tutto. Shawn è velocissimo ed è un grande cornerback, esattamente quello che ci serviva. Sono entrambi difensori, ma la loro capacità di produrre giochi esplosivi in attacco è un altro motivo per cui non vedo l’ora di scendere in campo con loro.

L’attacco lo scorso anno chiuse al settimo posto, quest’anno andrà meglio?
Io dico sempre ai ragazzi che da loro non mi aspetto nulla in meno della perfezione, perché se non ragiono così nemmeno loro si aspetteranno tanto da se stessi. Ambisco alla perfezione, voglio essere il migliore, voglio che i miei ricevitori siano i migliori. Secondo me il nostro gruppo di ricevitori è il migliore di tutta la IFL, e se riusciremo a giocare bene in linea e a correre bene, il nostro attacco può essere il numero uno del campionato. Io per conto mio farò di tutto per essere il miglior quarterback
.
Dunque il reparto ricevitori è migliorato?
Con Gianluca (Santagostino ndr) a posto fisicamente e l’aggiunta di Ditu e Shawn, più i giovani della under 21, dovremmo essere inarrestabili. Il nostro gruppo di ricevitori era il migliore già lo scorso anno, quest’anno non dovrebbe esserci storia.

Quando hai prenotato il volo di ritorno negli Stati Uniti? Prima o dopo il Super Bowl?
Dopo. Tornerò a casa dopo che avremo vinto il Super Bowl.